mercoledì 9 gennaio 2013

Riflessioni sulle Bimbeminchia, parte seconda - Io Sto Con Flora

Anche per oggi era previsto un altro post (di tutt'altra natura), ma la mia visita quotidiana su Twitter ha fatto rimandare i miei buoni propositi, proprio come per il mio post precedente.

Detto tra noi, avevo intenzione di farlo due giorni fa, quando è saltato fuori il trend #cut4bieber, ma era troppo abominevole anche per questo blog. Non vi sto a postare le foto che ho visto, perché veramente ho il ribrezzo, e non voglio spenderci altre parole.

Ormai le acque si sono un po' calmate, ma sapete, capita anche a me di uscire di casa, e quindi ho dovuto rimandare i miei sermoni a questa sera, e ci tengo a farli, a costo di risultare ripetitiva e/o noiosa.

Insomma, che succede? Stamattina, apro Twitter e inizio a scrollare per la mia timeline, noto un hashtag, #IoStoConFlora, che è ripetuto con una certa frequenza, mi incuriosisco e vado a ficcarci il naso.
Salta fuori che questa ragazzina di Bologna ha moltiplicato i suoi followers in poco tempo, manco fosse Gesù coi pani e i pesci, semplicemente per beccarsi dei grandi insulti. Perché vi domanderete voi? Perché la povera disgraziata ha vinto un biglietto per un concerto dei 1 Direction negli Stati Uniti (deduco con annesso Meet&Greet, se ci ha fatto le foto assieme). Eh, roba grossa. Reato da pena capitale, gente!
E' finito anche sul sito della Repubblica (click), in più, c'è una 'interessante' gallery con tante frasi simpatiche dirette alla malcapitata (click).




Per tornare a noi, l'ottima Rain delle Twilighters Italia, decide di provare a trendare questo famigerato hashtag, per cercare di spingere queste ragazzine ad attivare le sinapsi del sistema nervoso, di cercare di far capire che c'è un limite a tutto, che è ipocrita fare le paladine dell'anti-cyberbullismo se poi dalla stessa tastiera vengono fuori robe del tipo: 'Ti scioglierei nell'acido' (a proposito, cinne, lo sapete che un ragazzino di 11 anni è stato davvero sciolto nell'acido dai mafiosi, perché suo padre ha deciso di collaborare con la giustizia? No, tipo, fermatevi un attimo a pensare quello che vi salta fuori quando picchiate le dita sulla tastiera).
Anche l'account 1D Italia si è dissociato dalla folla di mentecatte:
Ovviamente, questo trend ha scatenato il peggio da quelle che si sono sentite colpite in prima persona, insultando chi ha provato a lanciarlo, semplicemente perché lo spirito critico non esiste, e perché si è visto solo come un attacco e non come un tentativo di ristabilire un minimo di lume della ragione.
Per fortuna, le reazioni non sono state tutte negative, gente con un po' di sale in zucca e Directioners intelligenti hanno appoggiato in pieno l'iniziativa (infatti in giornata è stato nella top 10 italiana).

Evidentemente, per queste ragazzine, il rispetto è una cosa a senso unico: lo pretendono, però poi si dimenticano di distribuirne un po' quando è ora.

Questa Flora ha vinto un biglietto, ok, QUINDI?
La accusate di 'aver corrotto il concorso' (cit.); avete le prove? Bene, andate a denunciarla.
Augurarle di morire su un social network certamente non cambierà la cosa, e se mai aveste ragione, passate dalla parte del torto senza neanche fare il giro dal via (se non avete capito la battuta, spegnete il pc e andate a giocare un po' a Monopoli).
Avete idea della corruzione che esiste al mondo?, avete idea di quanta ingiustizia ogni giorno colpisce la gente? Parliamo di roba seria, eh.
Vi difendete con un inutilissimo 'Fa stare male tutte noi', ma de che? Ma in che modo?
Avete il minimo sentore di cosa voglia dire stare male? No, perché siete fortunate, avete 15 anni e tutta una vita davanti, e sicuramente avete dei genitori che non sono mai riusciti a dirvi una sola volta nella vita NO.
Altrimenti non sareste davanti ad un pc ad augurare le cose peggiori ad una vostra coetanea che non sapete nemmeno chi è.
Mi rendo perfettamente conto che a 15 anni i problemi sono e DEVONO essere questi (gli 1D o chi per loro), ma non vi sembra di esagerare un pochino?

Non parlo tanto per dire, ho il doppio della vostra età, 15 anni li ho avuti anch'io e anch'io sono passata per situazioni simili.
Quando, nel lontano 1998 (o '99, non ricordo), alla trasmissione tv Carràmba Che Sorpresa, fecero un regalo ad alcune ragazzine, ovvero conoscere di persona i Backstreet Boys, boyband che seguivo all'epoca, fui colta da una vera e propria crisi isterica: non scherzo, piansi tutta la sera, con mia madre che non sapeva più da che parte prendermi, continuando a ripetere: 'Perché loro sì, e io no?'.
Conclusione? Il giorno dopo andai a scuola, feci quello che dovevo fare e amen, con un rodimento di culo immenso, ma che si è limitato lì.
Obiezioni: eh, bè, Twitter mica c'era, avresti fatto quello che stiamo facendo noi. Errato: per quanto a 15 anni potessi essere scema e passassi le giornate a sognare AJ McLean, non avrei mai osato fare una cosa simile.
Avrei potuto tranquillamente scrivere minacce alla redazione di Carràmba, sfogarmi sui muri di Cioè o Top Girl, ma non mi è mai passato per l'anticamera del cervello. Penso di non aver scritto neanche parolacce sul mio diario di scuola, che all'epoca era il Twitter denoattre.

Diciamocelo in tutta onestà: il rodimento di culo è più che naturale, e ci sta anche. Non facciamo le ipocrite della situazione. Ma c'è una bella linea di confine tra questo e la deficienza fine a sé stessa.
Io sono la prima che prende a testate nel muro quando qualcuno incontra i miei beniamini, ma oh, gente, oggi te, domani a me, giusto?

Poi, quello che trovo ridicolo all'ennesima potenza è questo fare tanto le santarelline con gli appelli contro il cyberbullismo quando si inizia a dare delle cretine alle Directioners (in questo caso, ma si può sostituire a random Beliebers, Gleeks e quello che volete voi) o si fa tanto libro Cuore quando partono i trend tipo #misentosolaperché o #nontroveròmaiunragazzo, ma poi, alla prima occasione, si passa da vittime a carnefici in meno di un nanosecondo insultando la Flora di turno o chi cerca di aprirvi gli occhi come la Rain di turno, aggrappandosi a giganteschi specchi, che neanche l'IKEA, quando lo si fa notare.

Ragazze, ma perché non sfogare questa rabbia repressa in qualcosa di più positivo e/o costruttivo?
Datevi al volontariato, sfidatevi a gare di cupcake, leggete un libro, perché no, fare i compiti.
Non sono una psicologa, e davvero non riesco a spiegarmi tutta questa cattiveria da dove possa saltare fuori, e non voglio neanche nascondermi dietro il dito dell''ai miei tempi', perché è una scusa che non regge, perché i bulli ci son sempre stati, io ho ancora il trauma delle scuole medie; ma era limitato, in qualche modo relegato a situazioni davvero particolari; ora sembra faccia figo se ti metti a dire le cose peggiori sulla gente a random sui social network.
Sì, perché potreste fare altro, piuttosto che passarvi le giornate sulle varie tag di Twitter e quando beccate quello 'storto' lo minacciate di 'ficcargli un palo in culo' o gli augurate di 'giocare a moscacieca in autostrada'.

Spegnate il pc, accendete il cervello e uscite a farvi una vita, seguendo in modo sano le vostre passioni, perché, fidatevi, per 'SOFFRIRE MOLTISSIMO' avrete davvero tanto tempo, in un futuro che vi auguro davvero lontanissimo.
Fermatevi e rifletteteci un attimo: quando avrete la mia età (quasi 30 anni) e vi metterete a ricordare la vostra adolescenza, cosa verrà fuori? Cattiveria, insulti e minacce.
Non sarebbe meglio ricordare simpatiche follie, amicizie e cose molto più positive?

4 commenti: